
C’è anche l’arredamento industriale tra i cinque stili più amati e seguiti di questo anno.
Un ritorno a suo modo anch’esso vintage se pensiamo che Il concetto di loft e lo stile industriale nascono negli anni ‘50 a New York con la trasformazione in abitazioni delle vecchie fabbriche dell’inizio del secolo scorso. A quei tempi, depositi abbandonati o industrie in disuso divennero i paradisi di architetti e interior designer. Dagli anni 90’ l’idea di loft prende forma anche in Italia con la ristrutturazione dei vecchi opifici, magazzini e fienili, e continua ancora oggi come ispirazione per l’arredo di attici o appartamenti open space. Oggi, visto anche la tendenza al riutilizzo e al recupero di oggetti abbandonati, questo stile sostenibile non poteva che appassionarci nuovamente.
Non occorre comunque avere a disposizione un magazzino per arredare secondo questo stile. Chi ama l’industrial interior design può realizzarlo anche in ambienti piccoli, seguendo poche ma fondamentali regole. I materiali grezzi, gli impianti con le tubature a vista, i pavimenti in effetto cemento e gli arredi dall’aspetto vissuto, sono solo alcuni dei suoi elementi distintivi… Il vero segreto per arredare una casa in stile industriale è mantenere linee moderne e pulite, un arredamento minimal e rifinire il tutto con alcuni elementi dall’aspetto vintage.
Cucina e soggiorno open space
In una casa in stile industriale almeno la cucina e il soggiorno devono essere aperti. Gli impianti e le tubature possono essere lasciati a vista se avete ampi spazi a disposizione, ma se i soffitti non sono abbastanza alti e gli spazi sono ridotti è meglio rinunciare ad esporli.
Pareti e pavimenti
Delle valide alternative agli intonaci “rovinati” e alle pareti grezze delle warehouse anni ’50 sono i mattoni a vista effetto officina o la resina. Nelle case molto piccole potete decorare in questo modo solo una parete, ad esempio quella del soggiorno che farà da sfondo al divano lasciare nelle altre pareti le nuance monocromatiche, bianche o grigio chiaro. Per i pavimenti, ottima la resina, o il cemento, o il parquet in legno con i listoni dall’aspetto vissuto.
Materiali e colori
L’industrial interior design predilige i materiali metallici come il ferro, l’alluminio o l’acciaio. In cucina l’acciaio inox la fa da padrone. Un materiale freddo come il metallo va bilanciato con elementi in legno come il tavolo da pranzo o le mensole. I tappeti e i tessuti sono in fibre naturali come il lino, il sisal o la iuta; poltrone e divani amano la pelle nei colori bordeaux, ruggine o testa di moro.
Illuminazione
Fondamentale è la luminosità dell’ambiente, con grandi finestre e punti luce a volontà. Ottimi i lampadari a sospensione in metallo, in fila sopra il tavolo nella zona pranzo o sopra l’isola della cucina. Per ottenere l’effetto grunge, potete scegliere lampadari in stile vintage con evidenti segni del tempo o effetto ruggine.
Mobili tra retrò e metropolitano
Mobili solidi e resistenti che si distinguono per linee semplici dal carattere moderno e metropolitano. Alcuni elementi d’arredo come i vecchi tavoli, le madie o gli sgabelli da cucina si ispirano al mondo delle fabbriche d’inizio secolo scorso. Sono i benvenuti gli oggetti che raccontano storie passate, come ad esempio una vecchia macchina da scrivere, le lampade vintage o i bauli da viaggio, da trovare nei mercatini delle pulci e presso rivenditori specializzati in modernariato. Ricordatevi che gli elementi dal sapore retrò non devono prevalere su quelli in stile moderno perché la regola di base è il minimal design.