
Voglia di maggiori spazi, grande attenzione alla sostenibilità economica ed energetica, ricerca di qualità della vita: gli italiani rinsaldano il rapporto che hanno con la loro casa, che diventa ancora più importante nelle loro vite. È il quadro emerso dalla 5ª edizione dell’Osservatorio CasaDoxa che fotografa i cambiamenti in atto nella società e nelle case degli italiani, intervistando ogni anno un campione rappresentativo di 7.000 famiglie.
L’Osservatorio è nato nel 2018 per mettere in collegamento la domanda – influenzata dalle abitudini, dai comportamenti e dai desideri degli italiani in relazione alla casa – e l’offerta proposta dall’ampia gamma di aziende operanti nell’“ecosistema casa”, quali banche, assicurazioni, utilities, arredamento, elettronica di consumo, tecnologia, fitness, entertainment, food, logistica, oltre al real estate e alle costruzioni.
Dall’ultimo report emerge che l’ambiente domestico continua a ricoprire un ruolo centrale. Le abitudini sono radicalmente modificate, in casa si passa molto più tempo rispetto a qualche anno fa e molte delle attività esterne ora si svolgono per lo più fra le mura domestiche. Si tratta di cambiamento che ha ridisegnato le nostre case e il nostro modo di viverle. I dati elaborati da Doxa confermano infatti il notevole incremento di persone che desiderano una stanza in più (36%), dove poter lavorare senza essere disturbati (o disturbare) dagli altri componenti della famiglia, o trovare spazio per allenarsi e tenersi in forma. I pasti si consumano più di frequente in casa (+33% a pranzo, +36% a cena) e si condividono più di prima con amici e parenti. Anche il tempo dello svago come la visione di film e serie (+42%) è decisamente più casalingo.
Le principali evidenze dell’osservatorio CasaDoxa
Rispetto agli anni precedenti, 1 milione di famiglie in più si è messo in movimento per cambiare la propria casa e 700.000 famiglie in più si è dotato di una seconda casa, in affitto o in proprietà.
Gli italiani cercano più spazi, interni ed esterni con un incremento del 36% che desidera una stanza in più e del 12% che vuole un terrazzo o un giardino, dichiarandosi disponibili ad allontanarsi dal centro, pur di avere più spazio.
C’è una maggiore apertura nei confronti di soluzioni innovative per l’approvvigionamento energetico, con 6 persone su 10 che si dicono propense ad aderire ad una comunità energetica nel proprio condominio o nel quartiere, qualora questa si costituisse.
La sensibilità ai temi dell’ambiente si traduce sempre più in gesti concreti e quotidiani: il 78% dichiara di spegnere le luci ogni volta che esce da una stanza (+18% rispetto al 2019); il 72% utilizza lavastoviglie e lavatrici solo quando sono a pieno carico (+24%); il 66% sceglie prodotti ad alta efficienza energetica (+21%) e il 57% tiene il riscaldamento al minimo (+34%).
Il dato più significativo è che il 68% degli italiani passa più tempo in casa facendo anche attività che prima non faceva: +33% a pranzo, +36% a cena, +42%, a guardare film e serie tv, +31% a lavorare e +26% a fare fitness e tenersi in forma.
In sintesi, si sta affermando una nuova “progettualità del buon vivere”: cambiano ritmi e modalità con cui si svolgono le attività del quotidiano, entra il digitale nelle case degli italiani che ne apprezzano le potenzialità, cresce l’avversione allo spreco, anche del tempo, per spostamenti evitabili.
“Tutti i cambiamenti che abbiamo dovuto affrontare – ha commentato Paola Caniglia, Head of Living & Retail di BVA Doxa – hanno ridisegnato le nostre case, il nostro modo di viverle e, soprattutto, la nostra relazione con esse. La casa ha assunto una forte rilevanza perché diventa il fulcro del nostro nuovo progetto esistenziale. Una diversa attenzione al tempo, al lavoro, al digitale, alla sostenibilità hanno messo in discussione i nostri tradizionali percorsi di vita e ci indica che è in corso un ribaltamento della prospettiva gravitazionale casa-lavoro”.